Soggettività e dominio femminile
- Il Ricordo di Sé
- 19 apr
- Tempo di lettura: 3 min

Da un paio di giorni sono tornato in Italia dopo una lunga parentesi in India, imbattendomi subito nella vistosa diversità nel come le persone sono costruite culturalmente. Ciò che è naturale e scontato in un luogo del mondo, appare folle e assurdo in un altro.
Questo, a causa del dominio femminile, di ciò che le nostre mamme ci hanno insegnato e noi abbiamo interiorizzato. Non importa quanto inesatto, assurdo, contrario alla logica e all’evidenza, rimane il nucleo culturale, condiziona le nostre percezioni, scelte, pensieri, ed è stato rinforzato da una vita di contatti con persone sottoposte alla stessa visione.
Questa è una delle leggi che ci impedisce di risvegliarci. Finché crediamo che il punto di vista della nostra nazione, regione, città, famiglia, partito, associazione sia l’unico naturale e giusto, ne siamo prigionieri.
Per mia fortuna ho viaggiato molto, e ho visto quanto forte sia questo condizionamento, in me e in chi mi sta intorno. Ho vissuto per otto anni negli Stati Uniti, ad esempio, e lì, per i dottori, un mio problema stava nel bilanciamento della mia dieta: mangiavo troppi carboidrati - mentre in Italia i medici, che pure denunciavano uno squilibrio nella mia dieta, dicevano che mangiavo troppa carne. Questo basta a dimostrare che il carattere nazionale influenza un dottore più profondamente delle sue conoscenze mediche.
Le nostre opinioni sulla natura delle cose sono inaffidabili. Vi sono molte cose che non sapremo mai, moriremo nel dubbio o nell’ignoranza - o, in alternativa, fissandoci su un’opinione con tutta probabilità sbagliata.
La scelta più compatibile con lo stato di Presenza spesso non è abbracciare questa o quella opinione, ma il mantenersi distaccati da tutte.
L’essere fortemente identificati con una tesi non aiuta nessuno - nemmeno nell’improbabile caso che questa tesi sia corretta. Mi sto comunque riempiendo di tossine psicologiche, anche nel caso di indignazione giusta per una ingiustizia vera. Questo va compreso: se sono indignato, sono addormentato, è uno degli stati incompatibili con la presenza. Esistono modi per ‘fare la cosa giusta’ senza esserne emozionalmente prigionieri.
Utilizzo i social media per lavoro e ogni giorno assisto sconfortato a sempre nuovi cosiddetti ‘complottismi’, interpretazioni della realtà che hanno una serie di elementi comuni:
- Offrono spiegazioni alternative alle opinioni correnti, incoraggiando il senso che ‘tutti intorno a me sono addormentati, ma a me non la si fa, io vedo’.
- Promuovono un punto di vista romanticizzato, non spiegato, o spiegato con mezzi logici o culturali molto fragili, che si spezzano alla prima obiezione. Nonostante questo, chi accetta questi punti di vista non dimostrati, non verificati, non documentati, invariabilmente dice: “Ho fatto le mie ricerche”, queste ricerche limitandosi a tre o quattro contenuti trovati in qualche angolino della rete. I volumi che spiegano visioni diverse da quella non sono ‘ricercati’ con altrettanta attenzione, ma spesso interamente ignorati.
- Sollecitano un senso di ribellione, di indignazione, di crociata, spesso contro qualche entità o organizzazione malvagia che ci sovrasta, domina, nasconde la verità. Soltanto io conosco questa verità, intorno a me esiste un grande inganno, il mio dovere è svegliare chi mi sta intorno.
Solitamente, quando mi vengono rivolte obiezioni del genere, cerco di scivolare sopra di esse, evitando di discuterne, anche perché sul quel piano non c’è nulla da discutere, non riguarda quello a cui siamo dedicati, rappresentando invece una distrazione da esso.
Ricordo i numerosi insulti che ci venivano rivolti nel periodo del Covid, quando organizzavamo incontri in presenza e, nel semplice rispetto della legge vigente, richiedevamo il Green Pass. “Come potete dichiarare di essere spirituali e tuttavia non siete contro i vaccini?” Questa frase a me suonava esattamente analoga a: come fate a dichiararvi spirituali e a non preferire l’amatriciana alla carbonara? Tanto quell’argomento era lontano da qualsiasi considerazione spirituale.
A chiunque abbia opinioni del genere (Intendo dire con queste caratteristiche di indignazione, di crociata, di opinione diversa e più sveglia da quella corrente, in assenza di studi rigorosi), il mio spassionato e amichevole consiglio è: lascia cadere tutto questo. Nonostante le apparenze, è uno dei luoghi più lontani da una possibilità di risveglio in cui tu ti possa trovare.
La storia dell’umanità ha avuto individui risvegliati dalle opinioni più diverse. Conta vegetariani e carnivori, persone che votavano a destra e a sinistra, monoteisti e politeisti, imperatori e schiavi. Quello che ha permesso loro di svegliarsi non è stato l’abbracciare questa o quella opinione, ma l’essere interiormente liberi. Alcuni di loro hanno sicuramente vissuto con una quantità di idee ‘sbagliate’ sull’origine delle malattie, sulla forma del cosmo, sul cibo corretto che occorre mangiare - il che non ha minimamente impedito loro di trascendere la forma umana e diventare Angeli.
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