“Se noi osserviamo un arresto in qualche cosa, o un'esitazione senza fine nello stesso punto, possiamo dire che in questo punto manca la terza forza”. Questa frase del sig. Gurdjieff risponde a molte domande.
“Come posso non perdere il desiderio di lavorare?” “Come posso lavorare sulla non espressione delle emozioni negative?” “Come posso cambiare alcuni atteggiamenti meccanici, per esempio la fretta?”.
Una semplice risposta a tutto questo è: “Trovando la giusta Terza Forza”.
Secondo la Legge del Tre che viene proposta nel Sistema, “ogni fenomeno su qualsiasi scala e in qualsiasi mondo esso abbia luogo, dal piano molecolare al piano cosmico, è il risultato della combinazione o dell'incontro di tre forze differenti”, che vengono definite con numeri, Prima, Seconda e Terza, o con qualità Attiva, Passiva o Contraria e Neutralizzante.
Finché la Prima e la Seconda si oppongono succede sempre la stessa cosa, secondo la loro intensità vincerà una o l’altra oppure se sono uguali provocheranno uno stallo.
Una parte di me vuole lavorare, un’altra non lo vuole. La loro contrapposizione continuerà a fare oscillare l’ago da una parte o dall’altra senza produrre un vero fenomeno, il fenomeno del lavoro su di sé. Occorrerà trovare una terza forza, una particolare idea che comprendiamo, uno studente che ci ispira, un incontro con il Maestro, uno shock, per fare in modo che qualcosa di reale si manifesti su un nuovo piano.
Una parte di me vuole lavorare sulla non espressione delle emozioni negative, la macchina però si oppone continuando a espellerle attraverso parolacce, imprecazioni, sarcasmo, scatti di rabbia ecc. Continuo a provare e riprovare, ma la situazione non cambia. Dovrà entrare in gioco una terza forza, una sofferenza che porti scala, una verifica profonda che mi faccia comprendere qualcosa di nuovo, un esercizio che introduca una nuova prospettiva, l’uso delle impressioni che attivino le mie parti emozionali.
Una parte di me vuole essere intenzionale, la macchina sotto pressione reagisce accelerando e facendo tante cose insieme senza intenzionalità. Anche qui, qualcuna delle terze forze di cui ho parlato prima, un esercizio, un’idea, una verifica, potrà entrare a cambiare la situazione producendo un fenomeno.
Questi sono tutti esempi di una terza forza che entra per produrre un effetto virtuoso, un fenomeno che va verso l’alto. Ma esistono innumerevoli casi in cui l’effetto prodotto precipita verso il basso, generando perfino una guerra o altri atti di crimine.
Per questo scegliere la terza forza, o cercare di sottoporsi a una buona terza forza, è fondamentale per un uomo o una donna che vogliano intraprendere il percorso del risveglio.
Ma proprio qui sta la difficoltà.
“Gli uomini non possono né percepire né osservare direttamente la terza forza, non più di quanto possano percepire spazialmente la 'quarta dimensione'.”
Poiché “nei nostri stati soggettivi di coscienza il mondo oggettivo sfugge alle nostre osservazioni”, quando siamo addormentati non possiamo vedere la terza forza che si manifesta nel mondo oggettivo o reale.
Come abbiamo detto tante volte, questo è possibile solo quando siamo in uno stato più alto, nella Presenza, e con l’aiuto di una Scuola.
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