Oggi impugna la rosa una coppa di liquido vino,
Oggi lodi a miriadi ne tesse l’amante usignolo.
Discettar proprio oggi di glosse, di legge e dottrina?
Oggi è tempo che con il quaderno dei versi per liberi campi corriamo.
Questo è l’inizio di un Ghazal, un sonetto, del poeta conscio Hafez. Un poeta difficile e e meraviglioso che, studiato, schiude un mondo di segreti spirituali.
Hafez rispetta i codici della poesia tradizionale persiana: la rosa rappresenta i centri superiori, il vino l'ebbrezza dello stato di presenza. L’usignolo, che ne tesse le lodi, il maggiordomo.
Anch’io, devo dire, oggi mi sento come il Poeta: proprio oggi discettare di dottrina, dei dettagli della quarta via, di spiegare, fare esempi, non mi va.
Queste discettazioni servono se poi portano a qualcosa che discettazione non è più; se costituiscono un breve ponte per qualcosa d’altro e di meglio. Passare in esse tutta la propria vita non vale la pena, non è altro che una ennesima distrazione dal presente. È doloroso vedere quanto le idee esoteriche vengano soprattutto usate per mantenersi nel sonno.
Oggi è tempo che con il quaderno dei versi per liberi campi corriamo.
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