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il fante di picche

(di Carla Lucattini)

Oggi parliamo del fante di picche, ossia della parte istintivo-motoria del centro motorio. Il fante di picche è quella parte della macchina che si occupa di attività, diciamo, “semplici”, ripetitive e che non richiedono un elevato livello di attenzione (affermazione quest’ultima valida per i fanti di tutti i centri).

Parliamo dunque di camminare, guidare, fare jogging, scrivere al computer, lavare i piatti, passare l’aspirapolvere, andare in bicicletta, insomma di tutte quelle attività che a un certo punto impariamo e poi diamo per scontate perché non dobbiamo più pensarci per svolgerle ma che, per così dire, si svolgono da sole.

Per chiarezza, facciamo un esempio un po’ più strutturato.

Ci iscriviamo a una lezione di zumba, di danza contemporanea, di yoga con le caprette (molto in voga in California) o di qualsiasi altra attività che ci interessi, non importa cosa. Arriviamo alla lezione di zumba e l’istruttore comincia a farci vedere i primi passi al ritmo travolgente di una canzone cubana. Abbiamo sempre pensato di essere grandi ballerini ma questi movimenti non li conosciamo e lui non li spiega. Ce li fa solo vedere perché non c'è tempo, bisogna seguire il ritmo.

Il re del centro motorio vorrebbe che l’istruttore si fermasse e spiegasse per benino cosa fare: braccio sinistro in alto, braccio destro in basso, rotazione del bacino, passo avanti, passo indietro, et voilà si ricomincia.

La regina del centro motorio intanto si entusiasma perché le piace la musica, vuole copiare tutte quelle mosse sexy che ha visto fare in TV e scatenarsi seguendo questo ritmo così trascinante, senza necessariamente seguire le indicazioni del maestro, perché tanto lui cosa ne sa…

Il fante del centro motorio invece, semplicemente, comincia a imitare i passi: braccio sinistro in alto, braccio destro in basso e così via. Senza fermarsi a pensare a ogni singolo movimento.

Chiaramente ciò avviene dopo lo sforzo iniziale del re, che comunque deve analizzare la situazione, inquadrare temporalmente la sequenza dei movimenti, calibrare lo sforzo necessario, ma poi lascia intelligentemente subentrare il fante che piano piano riesce a imitare l’istruttore senza pensare troppo. Guarda e imita, guarda e imita, movimento dopo movimento.

E questo è il corretto lavoro del fante di picche: ereditare ciò che il re ha decifrato, estrapolato e tradotto in movimento nella macchina e trasformarlo in tutte quelle attività che svolgiamo in “pilota automatico”, adoperando quindi il minimo livello di attenzione possibile.

Per le persone centrate in questa carta, il fante di picche sarà la forza trainante del modus operandi della macchina, che filtra quindi ciò che accade attraverso le sue lenti.

Probabilmente saranno persone pragmatiche, efficienti, costanti, abili nelle attività manuali e negli sport, che pensano linearmente senza troppe controversie o complessità, interessate al funzionamento delle cose.

Per quanto riguarda il lavoro, saranno propense a svolgere lavori manuali, ripetitivi che non richiedono doti di estemporaneità o di risoluzione dei problemi, perché questa è la carta che predilige la routine. Basti pensare alle dattilografe di un tempo, agli operai nelle catene di montaggio (esempio classico), ai conducenti degli autobus.

Ad esempio, nella cucina di un ristorante una persona centrata nel fante di picche probabilmente non sarà il cuoco, ma l’aiuto cuoco, o comunque chi si occupa della preparazione del cibo: tritare l’aglio, fare a cubetti le patate, sminuzzare carote, cipolle e sedano per il soffritto. Il suo talento risiede nella costanza, nel riuscire a fare centinaia di bei cubetti uniformi e a cuocere la pasta alla perfezione senza controllare l’orologio e, soprattutto, senza la necessità di reinventare la ruota ogni volta.

Come tutte le carte, il fante si suddivide in altre tre parti:

2 di picche, la parte istintivo-motoria

3 di picche, la parte emozionale

4 di picche, la parte intellettuale

Ciascuna suddivisione introduce il rispettivo elemento nell’equazione. Quindi il 2 di picche aggiunge un ulteriore elemento istintivo-motorio al fante, il 3, una parte più emozionale, e il 4, una parte intellettuale.

Se necessario, in uno dei prossimi post ne parleremo più nel dettaglio.

Buona osservazione pratica di questa carta che ci accompagna in moltissimi momenti della giornata!

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