Il re di fiori, ormai l’avrete capito leggendo i post precedenti sulle carte, è la parte intellettuale del centro istintivo.
Si suddivide in:
8 di fiori = fante del re istintivo
9 di fiori = regina del re istintivo
10 di fiori = re del re istintivo
So che per alcuni questa divisione in tre parti risulta difficile. Tento un chiarimento.
Ad esempio, prendiamo l’8 di fiori: se dobbiamo definirlo per esteso, viene fuori una denominazione lunghissima, che confonde: è la parte istintivo-motoria della parte intellettuale del centro istintivo (È per questo che usiamo l’abbreviazione ‘8 di Fiori’!).
Questi tre elementi vanno considerati in ordine gerarchico:
- L’informazione più importante è l’ultima: che si tratta del centro istintivo. Quindi, I suoi contenuti e interessi riguarderanno l’ambito istintivo, cioè la sopravvivenza e benessere del corpo fisico.
- La seconda informazione in ordine di importanza è che si tratta del re di questo centro - ovvero, la parte intellettuale. Questa definisce la qualità di attenzione, che a sua volta influenza l’approccio, il metodo, il procedimento. Il re di fiori sarà molto più sofisticato nel suo approccio al problema ‘come salvare il corpo e garantire una buona sopravvivenza’, rispetto al fante.
- Infine abbiamo la suddivisione più piccola (8, 9 o 10). Si tratta di una sfumatura, che descrive più in dettaglio le modalità di questo approccio al mantenimento del benessere fisico.
Il re di fiori è una delle parti più importanti della macchina umana, e merita attenzione particolare.
A prima vista non è chiaro quale mai possa essere un livello di attenzione molto alto, dotato di intenzione, discriminazione e pianificazione (livello del re), quando applicato all’ambito istintivo. Dopotutto, non è il mondo istintivo molto semplice? Mangiare, dormire, non ammalarsi…
Non proprio.
Ogni scelta che faccio, grande o piccola, influenzerà il livello di sicurezza della mia vita.
Se decido di affrontare il mio capo e dirgli che o mi dà un sostanzioso aumento o mi licenzio, metto a repentaglio la sicurezza del corpo: potrei finire con più soldi (più cibo, più sicurezza, circondato di oggetti ‘migliori’). Potrei finire licenziato, con conseguente rischio per la sicurezza del corpo fisico.
La mia regina di picche (parte emozionale del centro motorio) potrebbe essere attirata da una scalata in montagna, o da una profonda immersione subacquea, o anche da un giro in una favela brasiliana.
Il mio re di fiori, però, entrerà in uno stato di allarme. È saggio affrontare queste imprese da solo? E se in montagna mi perdo? E se viene una slavina? E se, durante l’immersione, svengo, dato che in questi giorni non mi sento bene? E se nella periferia brasiliana mi rapinano?
Il re di fiori soppeserà questi rischi e valuterà se posso intraprendere l’impresa, o meno. Forse deciderò di fare la scalata, ma in compagnia; di non fare l’immersione, perché troppo rischioso e ‘sento’ che potrei stare male (quando dico che ‘sento’ qualcosa, allora o è il centro istintivo che parla, o quello emozionale; entrambi hanno esperienza del mondo in termini di sensazione ed energia).
Il re pianifica. Mi fa studiare a lungo per avere un lavoro qualificato e ben pagato, che significa un tetto sicuro, potere, sicurezza. Mi fa sposare un partner ricco. Mi fa scegliere alimentazione e diete che mi facciano vivere più a lungo. Mi fa fare esercizio fisico, per mantenermi in forma e vivere meglio e più a lungo.
Mi fa evitare persone di cui non mi fido. (Ancora una volta, ‘sento’ che di quella persona non posso fidarmi. Il re di fiori ha una percezione molto sottile e può sentire energie di cui il centro intellettuale nemmeno sospetta).
L’esempio più classico di questa percezione sottile è quando ho la sensazione che qualcuno mi stia guardando, mi volto e effettivamente mi stanno guardando. Il re di fiori può sentire l’energia. L’energia dell’attenzione altrui. L’energia del pericolo. L’energia vitale che si muove nel corpo, proprio e altrui.
Un guaritore, un pranoterapeuta, usa questa carta per sentire e intervenire.
Molta dell’influenza B che si trova così facilmente in circolazione, è una interpretazione di questa carta come qualcosa di superiore, come l’anima. Ci sono innumerevoli dottrine che si dedicano a intensificare questa attenzione molto vigile, queste percezioni e sensazioni. Ma non è l’anima, è soltanto una carta. Potenziandola, non si guadagna nulla di spirituale, anzi si prende qualcosa di meccanico e lo si venera - escludendo così le possibilità di sviluppo spirituale.
Gurdjieff guadagnò molto spiritualmente, quando decise di non usare più le proprie capacità di ipnotista per vantaggio personale.
Il mio maestro ha spiegato molto tempo fa che si può riconoscere se lo stato intenso e molto percettivo che si sta provando è vero ricordo di sé oppure semplicemente una manifestazione del re di fiori, dato che il re di fiori è egoista, mentre il ricordo di sé porta un elemento di compassione verso le altre persone e creature viventi.
È come avere una guardia del corpo al nostro interno. Il cervello rettile del re di fiori agisce come una guardia del corpo, e ragiona come una guardia del corpo. Questo significa che semplicemente ci impedirà di avere certe esperienze, se pensa siano pericolose. E non solo eviterà quelle che ritiene pericolose, ma tutto ciò che rappresenta un potenziale spreco di energia. E lo farà con ogni mezzo: facendomi decidere imperiosamente. O, se il ‘ragionamento’ non basta, mi farà semplicemente ammalare - così sarò costretto a evitare l’esperienza.
Da notare che tutto questo avviene ‘a mia insaputa’. Ovvero il re di fiori ama l’invisibilità e può influenzare altre parti della macchina, come il centro intellettuale, senza che questo lo sappia.
Quando decisi di unirmi a questa scuola il mio re di fiori si attivò. Succede spesso. Non solo mi ritrovai, io che all’epoca ero un ragazzo che aveva una noncuranza assoluta per il denaro, a fare I conti in grande dettaglio di quanto mi sarebbe costato, quanto tempo avrebbe richiesto, un’analisi molto dettagliata di tutti I treni, costi di benzina, e automobile. Ma anche, mentre stavo scrivendo tutti questi fogli con grande impegno, mi venne la febbre. Chi avrebbe potuto biasimarmi se non mi fossi presentato? Fortunatamente, decisi di prendere un paio di aspirine e andare lo stesso.
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