(di Daniele Scapati)
Si e’ spesso parlato dell’immaginazione. Essa e’ un'attività mentale senza controllo. Nessuna/o intenzionalmente comincia la giornata con l’intento di essere in immaginazione. Essa parte da se’ continuamente, mentre ci si lava i denti, mentre si cucina una pasta, mentre si guida l’automobile, mentre si ascolta un amica che ci parla. Essa costantemente affastella la nostra psicologia interiore.
Per quel che ho visto l’immaginazione e’ connessa alle memoria, memorie in tutti i centri di impressioni ricevute . Memorie di frammenti di cose viste, frammenti di cose che si e’ letto, frammenti di discussioni avute con amici, cose viste in TV o nell’internet, memorie di sentimenti dolorosi o litigi col nostro compagno, e così via. Tutte queste interminabili memorie e il loro costante replay formano la zuppa dell’immaginazione.
Essere svegli significa anche essere consapevoli e allo stesso tempo prendere impressioni. Si e’ consapevoli e allo stesso tempo si guarda un fiore, un prato, il viso di una amica che ci parla, si e’ consapevoli e si ascolta l’amica che ci parla.
Il processo del prendere le impressioni meccanicamente non si arresta mai, e sfortunatamente quando si e’ in immaginazione quello e’ il genere di impressioni che si stanno ricevendo. In quel caso ci si taglia fuori dalle impressioni vive e fresche dell’esterno e l’attenzione e’ ritorta verso l’interno.
Per quanto probabilmente ci sono molti modi in cui l’immaginazione si manifesta, qui’ sfiorerò solo due di queste. A grandi linee vedo la manifestazione di due tipi di immaginazione: negativa e positiva.
Positiva e’ quella il cui contenuto e' positivo, cioe’ dove lo spirito generale del centro emozionale e’ positivo. Quella negativa avviene a ‘causa’ di un'esperienza o shock negativo, ad esempio quando si ha una giornata ‘storta’, quando si e’ in una fase lunare, quando si ha litigato con un amica o col compagno. Allora siccome l’esperienza ha un ‘impatto’ sul centro emozionale, e la sua corrente va’ verso la direzione delle emozioni negative, questo a sua volta ha un influenza sull’immaginazione. Quindi il soggetto dell’immaginazione diviene negativo. E qui’ e’ una relazione fra emozioni negative e immaginazione.
Dal punto di vista ordinario, l’immaginazione positiva e’ piu’ desiderabile perche’ è piacevole. Ma per coloro che sono interessati al risveglio e al ricordo di se’, l’immaginazione negativa gioca piu’ al loro favore. Per chi ha buon senso, l’immaginazione negativa mette i bastoni fra le ruote del suo movimento automatico (la ruota e’ spesso un simbolo usato per l’immaginazione, sotto alcune citazioni a riguardo), essa, avendo un elemento spiacevole, puo’ essere usata per ricordarci di fare lo sforzo di essere presenti.
Se si prende l’analogia con i sogni nel primo stato (quando si dorme la notte). L’immaginazione positiva equivale ad un piacevole sogno, il nostro sonno e’ indisturbato. L’immaginazione negativa equivale ad un incubo. Arrivato ad una certa intensità, ha la capacità di svegliarci dal sonno.
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I Filistei lo presero (Sansone) e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con due catene di bronzo. Ed egli girava la macina nella prigione.
(Bibbia. Libro dei giudici)
‘Finora questa fatica di girare il bindolo, – disse
l’ortolano, – l’ho fatta fare al mio ciuchino: ma oggi
quel povero animale è in fin di vita.’
(Da Pinocchio)
(Immagine: Dipinto indiano. Vishnu sogna l’universo)
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