Ouspensky amava comunicare sottotono. Per questo motivo alcune delle cose che scrisse o disse passarono piuttosto inosservate. C’è un famoso ricordo del suo allievo Rodney Collin in cui il maestro, poco prima di morire, disse in tono leggero, fumando una sigaretta, "Sarò sempre con voi”. Nessuno ci fece caso, tranne Collin.
Una delle idee più straordinarie mai affermate da Ouspensky è che le funzioni possono esistere senza coscienza, e la coscienza può esistere senza funzioni.
Facile sottovalutare la portata di questo concetto.
Significa due cose:
- Che posso vedere, toccare, sentire, pensare, provare emozioni in modo meccanico, senza coscienza
- Che posso essere cosciente di qualcosa senza vedere, sentire, toccare, pensare o provare emozioni riguardo ad essa.
Dietro a ciò che penso di essere, alle mie abitudini, ai miei pensieri, alle mie azioni, alla mia apparenza fisica, c’è un’altro, indefinibile, invisibile, che vuole soltanto essere testimone. Il chiasso della mia vita lo copre, ma c’è, e a volte si affaccia.
‘Io’ sono quello, l’invisibile.
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