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Immagine del redattoreIl Ricordo di Sé

Da dove cominciare.

Quando ci si avvicina a un lavoro organizzato la pazienza è un fattore, con le regine che si attivano attratte dalle nuove possibilità e che è utile tenere sotto controllo, poiché la loro irruenza tende a trascurare ciò che è essenziale e più invisibile. È necessario quindi muoversi dai fanti e dalle regine verso i re, che portano un passo più ragionato e consistente.

Un passo di Gurdjieff sul soggetto:

"Cominciate con piccole cose.

Domanda: Quali sono le piccole cose con cui iniziare? Cosa dobbiamo fare?

Risposta: La vostra perpetua agitazione nervosa rende manifesto a tutti, ne siamo consapevoli o no, che non avete alcuna autorità e che siete dei poveri sciocchi. Col vostro continuo dimenarvi, non potete certo essere qualcuno. La prima cosa da fare è smettere di agitarvi. Che diventi il vostro scopo, il vostro dio! Chiedete alle vostre stesse famiglie di aiutarvi. Dopodiché, forse, potrete procurarvi dell'attenzione. Ecco un esempio di ciò che significa: fare. Altro esempio: chi ha l'ambizione di diventare pianista, deve imparare poco per volta, Se volete suonare delle melodie senza esservi esercitati in precedenza, non potrete mai suonare delle vere melodie. Suonerete soltanto delle penose cacofonie che vi renderanno detestabili. La stessa cosa avviene in campo psicologico: per raggiungere un obiettivo qualsiasi, è necessaria una lunga pratica. All'inizio dovete cercare di raggiungere obiettivi molto limitati. Se affrontate subito grandi cose, non arriverete mai a nulla; anzi, le vostre manifestazioni avranno degli effetti cacofonici e vi faranno detestare.

Domanda: Che cosa devo fare?

Risposta: Ci sono due modi di fare: uno per automatismo, l'altro per uno scopo. Scelga una piccola cosa che non è in grado di fare, e ne faccia il suo scopo, il suo Dio. Non lasci che nulla interferisca. Miri solo a quello. Se ci riesce, allora mi sarà possibile darle un compito più grande. Ora come ora, lei ha gli occhi più grandi dello stomaco, mira a cose troppo grandi; non potrà mai farcela. Ciò che la svia dalle piccole cose alla sua reale portata è un appetito anormale. Lo distrugga, dimentichi le grandi cose. Si dia l'obiettivo di vincere una piccola abitudine.

Domanda: Io penso che il mio più gran difetto sia quello di parlare troppo. Non sarebbe un buon obiettivo cercare di parlare di meno?

Risposta: Per lei è un ottimo obiettivo. Lei rovina tutto con le sue chiacchiere. Questo nuoce persino ai suoi affari. Quando lei parla troppo, le sue parole non hanno alcun peso. Cerchi di superare questo ostacolo. Se ci riesce, le arriveranno ogni sorta di benedizioni. È davvero un eccellente obiettivo. Però è una cosa grande, non piccola. Se ci riesce, le garantisco che verrò a saperlo anche se non sarò qui di persona, e le invierò un aiuto perché lei sappia qual è il passo successivo.

Domanda: Sarebbe un buon obiettivo quello di sopportare le manifestazioni degli altri ?

Risposta: Sopportare le manifestazioni degli altri è una gran cosa. Forse la più grande per un uomo. Solo l'uomo completo ne è capace. Cominci a darsi come obiettivo la capacità di sopportare una manifestazione di una persona che oggi lei non riesce a sopportare senza esserne esasperato.

Se « vuole », « può ». Senza volere, non potrà mai . Volere è la cosa più potente al mondo. Con una volontà cosciente, si ottiene tutto.

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