
Spesso il lavoro su di sé viene paragonato alla pratica di pulire i vetri di una finestra per permettere alla luce di entrare.
Nella mia comprensione, con questo si vogliono rappresentare diverse cose:
Che non si può lavorare direttamente sulla luce, ma solo permetterle di entrare. La luce, la Presenza dei Centri Superiori, esiste su un altro piano.
Che la luce è sempre disponibile, ma siamo noi a non vederla perché è oltre lo spessore di sporco o tendaggi che ricopre i vetri della nostra finestra.
Che proprio per questo, in ogni momento in cui soffriamo la mancanza di luce, quello che possiamo fare è pulire un po’ i vetri o scostare le tende.
Che il lavoro su di sé non si può fare una volta per tutte, ma va mantenuto costantemente, altrimenti i vetri tornano a sporcarsi.
Che al di là della nostra finestra c’è un intero mondo, pronto a entrare da ogni fessura che lasceremo libera.
Sono certa che troverete altre rappresentazioni dal vostro punto di osservazione.
Ultimamente sto scoprendo che la finestra è in realtà una porta-finestra, che si può aprire per passeggiare fuori.
Kommentarer