Si può dire che senza una domanda non c'è lavoro, che non ci si muove verso qualcosa di nuovo. La cosa vale anche (o soprattutto) per chi è molto esperto del sistema, o ha fatto di un percorso spirituale la propria vita.
Una domanda ci ha portato qui dove siamo oggi, ha portato te che leggi su questa pagina.
I post che scriviamo servono per fare sorgere domande, più che dare nozioni o certezze. Per questo invitiamo spesso a chiedere, non tanto per dare una risposta, che può arrivare solo con una verifica e una comprensione personali, ma per far aprire possibilità di trovare domande sincere dentro di sé.
Cresciamo con un'educazione che ci insegna a rispondere a domande e a risolvere problemi più che a porceli e conviverci. Questo è qualcosa che ha indubbiamente un valore: è necessario muoverci a un livello funzionale in questa vita. Come sempre, ci muoviamo su due canali, quello dell'esistenza organica del nostro corpo, e quello dell'anima, che si muovono spesso in direzioni opposte.
Un amico mi ha fatto notare come il processo di immaginazione stesso, questo flusso continuo di pensieri, da un certo punto di vista, forse non è che un meccanismo che cerca di trovare soluzioni a ciò che abbiamo vissuto, e ciò che prevediamo succederà.
Il meccanismo di risolvere si lega alla personalità; l'essenza ha per lo più domande. Pensiamo ai bambini.
Quando si va a vedere il significato originario delle parole che usiamo si rivela un senso più profondo, esoterico. Per esempio 'domandare' viene da 'affidarsi'. In inglese e in francese è 'question', che viene dal latino 'quaerere', ossia ricercare. 'Quest' in inglese è la 'ricerca'.
È innegabile che alcune fasi in un percorso spirituale si basino spesso su qualcosa che non ci piace da cui vogliamo scappare, per cui vogliamo trovare una risposta e una soluzione. È nei nostri momenti più alti che si arriva a comprendere che la soluzione è nell'accettare il presente nei suoi termini, e che i centri superiori si manifestano nello sconosciuto dell'istante presente.
"...cerca di amare le domande, che sono simili a 'stanze chiuse a chiave e a libri scritti in una lingua straniera...E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora. Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga, di vivere fino al lontano giorno in cui avrai la risposta".
Rilke
...non cesseremo l'esplorazione, e la fine di tutto il nostro esplorare sarà giungere laddove noi siamo partiti e conoscere quel posto per la prima volta."
T. Elliot
Commenti