Sono in viaggio, e i fanti dei centri (per capirsi, dove sono immagazzinate le nostre abitudini) hanno meno punti di riferimento, quindi a volte non riescono a fare bene il loro lavoro, essendo bravi solo a portare avanti la routine.
Anche se la macchina perde dei colpi, la possibilità di usare i piccoli e i grandi eventi per essere presenti è sempre lì, rinforzata dalle novità della giornata. "Noi guadagnamo da tutto" diceva Gurdjieff.
Per quanto mi riguarda, questa settimana mi sono dimenticato di scrivere un post. Il momento in cui me ne sono ricordato è stato un utile shock, come quando mi dò un esercizio, che so, quello di non gesticolare - il vedermi muovere le mani è un piccolo momento di ricordo di sé. Impagabile. Questo si connette con l'usare il proprio sonno per il lavoro, farlo passare da seconda forza (un ostacolo) a terza forza (ciò che ci aiuta) per il risveglio. È farsi amici i nemici. Ogni momento che ci cogliamo identificati, in immaginazione, negativi, con io che giudicano noi stessi o gli altri..., non ha in sé una connotazione negativa se lo si usa per osservarsi e per essere presenti. Anzi. È tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
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