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Prendersi troppo sul serio

  • Immagine del redattore: Il Ricordo di Sé
    Il Ricordo di Sé
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Un paio di giorni fa ricorreva la nascita di Rodney Collin Smith, studente di Ouspensky, e come lui risvegliato. I suoi scritti sono sempre stati di grande ispirazione per me, e continuano ad esserlo. Oggi, ne condivido un passaggio.


"Di fronte a una grande meta, un grande piano, occorre scomparire. Il proprio io individuale, con il quale si vive quasi tutto il tempo, è troppo piccolo per avere un qualche rapporto con quel piano.


Così è necessario che esso scompaia perché si possa comprendere. Più scompare più è possibile comprendere...


Ritengo che la percezione della totale irrilevanza della propria vita e della propria psicologia individuale sia la chiave per entrare in relazione con una invisibile corrente esoterica. Secondo me, ciò non implica affatto umiltà o auto-denigrazione; è semplicemente che la propria vita di persona "indipendente" cessa di avere alcun significato e, di conseguenza, non vi è più alcun motivo di essere umili piuttosto che orgogliosi. L'orgoglio e l'umiltà sono due lati di uno stesso stato: quello di prendersi troppo seriamente come individui."

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