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Immagine del redattoreIl Ricordo di Sé

Qualcuno in casa


Spesso le domande che mi vengono fatte dalle persone interessate riguardano forme di comportamento: cosa devo fare in questo caso, quali sono le tecniche per ottenere quello. Soprattutto a tecniche, metodi, esercizi viene attribuito un potere oggettivo, mentre in realtà sono delle ‘terapie‘ per problemi specifici, da applicare a un determinato individuo in un determinato momento.


Se, dopo essermi slogato una caviglia, il medico mi impone di tenere la gamba a riposo per qualche giorno, è necessario che comprenda il carattere contingente e temporaneo di questo rimedio - altrimenti rischierò di scrivere un libro sui benefici del tenere la gamba sinistra ferma per una sertimana.


Quello che importa è che ci sia qualcuno in casa. Cinque minuti fa mi sono ricordato che è venerdì e che tocca a me scrivere il post. Qualcosa, nel momento di realizzare la dimenticanza, ha avuto un piccolo shock; un po’ di adrenalina ha cominciato a scorrere.

Ma c’era qualcuno in casa, a osservare questa adrenalina. In questo qualcuno sta la mia reale identità.


Si può lavorare sul ricordare meglio i propri impegni, ma questo è lavoro accessorio, sulla macchina. Si può essere felici che il realizzare la dimenticanza non abbia intaccato il centro emozionale, che si sia subito e con calma trovata una soluzione senza troppo agitarsi; ma anche questa è solo una buona abitudine. Il sottoprodotto di un lavoro sulla consapevolezza, non il punto centrale.


La cosa più utile su cui lavorare è che, qualsiasi cosa accada, ci sia qualcuno in casa a testimoniarla.

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